Viva l’Italia
a cura di Chiara Ruberti
Sede: Palazzo Guinigi, Via Guinigi, 29
Giorni e orari di apertura:
lunedì – giovedi dalle 15:00 alle 19:00
venerdì – domenica dalle 10:00 alle 19:00
L’immagine dell’Italia oscilla da sempre tra lo stereotipo del Bel Paese e la complessità del Paese reale, tra i miti e i fantasmi del passato e i desideri per il futuro, tra le storie e la Storia. La fotografia vernacolare può fornire un contributo straordinario alla rappresentazione del paesaggio e della società dell’Italia degli ultimi centocinquant’anni. Se, infatti, da un lato contribuisce a consolidare schemi visivi della tradizione, dall’altro offre uno squarcio unico e irripetibile sulla vita intima e collettiva degli italiani. Questa selezione di immagini mette a frutto la ricca polisemia delle immagini vernacolari dell’Archivio Fortepan, che Photolux sta contribuendo ad arricchire con una ricerca negli archivi pubblici e privati locali e nazionali. La maggior parte dei materiali raccolti fin qui afferiscono ai fondi fotografici dell’Archivio della Provincia di Lucca e della Biblioteca Diocesana di Lucca “Mons. Giuliano Agresti”, nonché ad archivi privati e album di famiglia. La mostra ricostruisce una geografia inedita dell’Italia, dove si intrecciano i fili del passato lontano e recente e si connettono luoghi e storie in una narrazione liberamente ispirata a Viva l’Italia, una delle canzoni più famose di Francesco De Gregori. Pubblicata nel 1979, racconta il sentimento che nella percezione del cantautore attraversava allora il Paese e che sembra oggi ancora vivo, a distanza di quarantacinque anni e nella sua perpetua armonia di contraddizioni. Tragedie ampiamente prevedibili come il crollo della di- ga del Vajont (1963) e il disastro ferroviario di Viareggio (2009); vicende delle quali ancora non tutte le circostan- ze e le responsabilità sono state chiarite come le stragi di Ustica (1990) e del Moby Prince (1991), la scomparsa di Davide Cervia (1990) e altre innumerevoli storie di crona- ca, talvolta molto note talvolta ormai dimenticate; atten- tati di matrice mafiosa come la strage di Natale sul Rapido 904 (1984) e quella dei Georgofili (1994); fino ad arrivare ai fatti del G8 di Genova per i quali ancora oggi mancano all’appello molti dei responsabili. La storia recente d’Italia è costellata di vicende delle quali nel tempo si sono sovrap- poste diverse, parziali e lacunose narrazioni, e sulle quali merita oggi, con la giusta distanza, gettare una nuova luce in grado di illuminarne anche gli angoli oscuri.
FORTEPAN
Fortepan Method è un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Summa Artium di Budapest (Ungheria) e il Fotofestiwal Lodz (Polonia), con il sostegno del programma Creative Europe dell’Unione Europea. L’obiettivo del progetto è quello di estendere le raccolte dell’Archivio Fortepan – nato dodici anni fa a Budapest (www.fortepan.hu), dal ritrovamento di un sacchetto di plastica pieno di fotografie anonime in un cassonetto, e che oggi conta oltre 175.000 fotografie – e creare una piattaforma internazionale (www.fortepan.eu) che racconti la storia dell’Europa, dall’invenzione della fotografia al 1990. La storia della vita quotidiana, dei luoghi e delle città, delle strade e delle case, all’ombra dei grandi eventi politici che hanno attraversato il secolo scorso in un archivio accessibile a tutti, dove le fotografie sono disponibili sotto licenza Creative Commons e possono dunque essere visualizzate, utilizzate e stampate liberamente da tutti gli utenti della piattaforma.