Craig Ames – Maurizio Grandi

vincitori dell’Intarget Photolux Award: A.I.

Sede: Palazzo Guinigi, Via Guinigi, 29

Giorni e orari di apertura:
lunedì – giovedì dalle 15:00 alle 19:00
venerdì – domenica dalle 10:00 alle 19:00

Paesaggi paralleli
Maurizo Grandi


La crisi del COVID-19 ha dimostrato che l’umanità ha la capacità di adattarsi a qualunque situazione. Ho raffigurato un mondo ucronico con grandi inondazioni causate dai cambiamenti climatici, dove la vita, nonostante tutto, continua in un’apparente normali.
Come scenario ho scelto luoghi universalmente noti, facilmente riconoscibili dallo spettatore e confrontabili con il suo immaginario.
Il mio obiettivo è di rendere queste immagini assolutamente reali, fotografiche, creando una collaborazione fra la fotografia e la post-fotografia tramite l’AI, attraverso una serie di passaggi tecnici che alternano prompt ed elaborazioni fotografiche vere e proprie, creando per questo immagini non ripetibili.

BIOGRAFIA
Video editor e fotografo, tre romanzi e una raccolta di racconti pubblicati. Sono sempre stato attratto dal ricercare modelli di percezione visiva al di fuori dell’ordinaria esperienza umana, spesso perseguendo atmosfere metafisiche. Questo non per un vezzo estetico ma perché la realtà, osservata da punti di vista inediti, può mostrare verità altrimenti non intuibili. Per raggiungere questo obiettivo uso in modo informale la fotografia o il video, oppure la combinazione di entrambi. Nel 2018 vengo ospitato su IMAGE MAG, prestigiosa rivista di grande formato diretta da Mosè Franchi, scrittore, giornalista e storico della fotografia. Nel 2020 l’incontro con Denis Curti, uno dei più importanti critici fotografici nel panorama italiano e internazionale – fra le altre cose anche curatore delle prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano -, che nota alcune mie foto e così iniziamo una collaborazione. A cavallo fra il 2020 e il 2021 ho partecipato a una collettiva organizzata nella sua galleria di Milano, STILL, che attualmente mi rappresenta con alcuni miei lavori.


Gloryland
Craig Ames


Benvenuti a ‘Gloryland’; un regno assurdo e isolato, intriso dei miti e delle trappole del suo lungo e turbolento passato. È una terra in cui le politiche progressiste e il pensiero visionario sono stati soppiantati da narrazioni retrospettive, strettamente definite e controllate che esaltano le promesse non mantenute di un ritorno alla grandezza. Dispensando dalle lezioni della storia, è una terra divisa di angoscia e follia febbrile; dove i politici populisti ed egoisti, sempre più distaccati dalla realtà, spacciano tonici all’olio di serpente carichi di nostalgia, serviti con porzioni grottesche di falso sentimento patriottico. Riflettendo lo stato sfilacciato della nazione attraverso l’ottica inquietantemente cliché e distorta dell’imaging generativo dell’intelligenza artificiale, i titoli delle singole immagini di questa serie narrativa satirica sono ironicamente riproposti dai famosi epiteti di Shakespeare dalla sua opera storica, Riccardo II

BIOGRAFIA
Craig Ames è un artista britannico con un interesse per le forme espanse di evidenza, simulazione e rappresentazione nell’era della post-fotografia / post-verità. Comprendendo questi temi interconnessi, ha una pratica diversificata e lavora con una vasta gamma di media, tra cui fotografia, intelligenza artificiale generativa, testo e materiale online di provenienza. Il fascino di Ames per la fotografia è iniziato quando si è formato come fotografo di prove mentre prestava servizio nell’esercito britannico. Negli ultimi anni, la sua attenzione si è spostata sull’esplorazione dell’IA generativa e dei monumentali progressi tecnici, nonché sulle crescenti preoccupazioni etiche a cui stiamo attualmente assistendo con l’adozione mainstream degli algoritmi di imaging AI contemporanei. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale al Copenhagen Photo Festival (Danimarca); Biennale fotografica di Salonicco, (Grecia); Landskrona Foto (Svezia); Earth Photo, Londra (Regno Unito); e Lishui Photo Festival, (Cina). Ha una laurea (con lode) in fotografia editoriale e un master in fotografia.


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