Michele Martinelli

Agraterra

residenza in collaborazione con il Centre Méditerranéen de la Photographie

Sede: Palazzo Guinigi, Via Guinigi, 29

Giorni e orari di apertura:
lunedì – giovedì dalle 15:00 alle 19:00
venerdì – domenica dalle 10:00 alle 19:00

Agraterra è un nuovo capitolo della mia ricerca “Mediterraneus”, un progetto a lungo termine che racconta storie tra terra e mare. Mediterraneus è un’Odissea contemporanea che mira a incontrare realtà legate alle proprie radici, intrecciando le proprie origini storiche con le difficoltà del mondo contemporaneo che possono portare alla perdita di identità e cultura, riscoprendo quell’autenticità e diversità che donano all’umanità la vera ricchezza. In un mondo che sulla scia della globalizzazione e dell’Intossicazione tecnologica, ci vuole sempre più veloci e performanti, rendendoci sempre più omologati, in cui l’individuo sta perdendo consapevolezza dei valori fondamentali allontanandosi sempre più da se stesso, questo mio viaggio introspettivo attraverso lo spazio e il tempo mira a riportare l’attenzione su chi siamo e da dove veniamo in quella parte del mondo che da sempre è considerata la culla dell’umanità.
 Agraterra è un progetto in corso che vuole documentare le realtà presenti nell’ancestrale regione del Niolu, un territorio montuoso nel cuore della Corsica, l’isola Francese situata nel Mar Mediterraneo. Questo territorio selvaggio è circondato da maestose Montagne ed è caratterizzato da valli profonde, pascoli verdi, fiumi e laghi di montagna. È una regione con una ricca storia e tradizioni culturali uniche. Queste tradizioni sono radicate nella vita quotidiana delle comunità locali e spesso riflettono l’asprezza del territorio montagnoso. Le genti che abitano queste terre parlano una propria lingua (il Corso), da sempre conducono una vita a stretto contatto con la natura vivendo principalmente di pastorizia, allevamento e agricultura. La tradizione pastorale è stata una parte fondamentale della vita delle comunità locali per secoli.  Nonostante la forte identità della regione, ci sono preoccupazioni per la perdita della propria cultura a causa del cambiamento sociale e della modernizzazione. Come molte regioni montagnose, isolate e con un’economia incerta, il Niolu affronta il problema dello spopolamento, poiché i giovani emigrano verso le città in cerca di opportunità di lavoro e istruzione. Questo porta a una popolazione invecchiata e a una sua diminuzione. All’inizio del ‘900 si calcola che la popolazione totale della valle, che comprende 5 comuni (Calacuccia, Albertacce, Lozzi, Casamaccioli e Corscia) si aggirasse attorno alle 8000 unità, oggi sono circa 500 le persone che vi risiedono. Nonostante queste problematiche, le persone lottano con impegno e con orgoglio per la propria cultura e le bellezze naturali della loro regione, cercando di affrontare queste sfide attraverso iniziative di sviluppo sostenibile, la promozione del turismo responsabile e la conservazione delle tradizioni culturali che rendono il Niolu un luogo unico. Alcune persone dopo essere rimaste a lungo lontano dalla propria terra hanno deciso di ritornare a vivere sulle montagne su cui sono cresciute, facendo scelte di cuore, dettate dal richiamo delle proprie radici e dalla ricerca di un’esistenza a un ritmo più sostenibile scandito dalla natura.

BIOGRAFIA
Michele Martinelli è nato a Pietrasanta il 29 agosto 1979, e attualmente risiede nella città di Lucca. Dopo aver intrapreso un percorso di formazione artistica, oggi lavora come fotografo freelance, specializzato in fotografia documentaristica e corporate. Si occupa inoltre di restauro e conservazione di beni culturali. Sensibile alla comunicazione attraverso le forme espressive artistiche, nel 2009 si è avvicinato alla fotografia, una passione che, insieme alla curiosità di viaggiatore, ha trasformato profondamente la sua vita. Nel 2015 ha conseguito una masterclass in fotogiornalismo e fotografia documentaria presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Da quel momento ha iniziato a lavorare come fotografo freelance, realizzando progetti autoriali e continuando a investire nella propria formazione nell’ambito della narrazione visiva. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati su diversi magazine italiani e stranieri tra cui GEO, Altreconomia, Messaggero di Sant’Antonio, Credere, Vi Menn, Daily Mail, Prier Magazine, L’Oeil de la Photographie, ArtDoc Magazine, Asian Geographic, National Geographic Traveler e National Geographic Italia, e hanno ricevuto riconoscimenti internazionali. Nei sui progetti in modo particolare è attento all’aspetto antropologico, culturale e ambientale, rimanendo prevalentemente affascinato dall’essenza dell’essere umano nei territori del Mediterraneo.

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