Vittorio Sella

in collaborazione con la Fondazione Sella

Sede: Palazzo Guinigi, Via Guinigi, 29

Giorni e orari di apertura:
lunedì – giovedi dalle 15:00 alle 19:00
venerdì – domenica dalle 10:00 alle 19:00


Fondazione Sella presenta un’ampia selezione di modern print tratte da negativi realizzati da Vittorio Sella nel corso dei suoi trent’anni di attività sulle alte montagne. Si tratta di un excursus a partire dalle prime fotografie scattate sulle montagne biellesi, per passare poi a quelle dei principali gruppi alpini ed extraeuropei da lui immortalati. Fotografo alpinista, fu tra i primi a introdurre la pratica fotografica in alta montagna, realizzando immagini dal grande valore sia documentario che artistico, nelle sue fotografie è sempre evidente l’alto livello qualitativo, la sapiente sintesi tra ricerca estetica e racconto, l’alta perizia tecnica, l’equilibrato senso della prospettiva e delle linee dominanti, la costruzione dell’inquadratura per articolati scenari, con contrasti di chiari e scuri, finissime gradazioni di toni e sfumature nella scala dei grigi o di particolari viraggi e colorazioni. La visione di Vittorio Sella si pone tra positivismo e romantico sentimento della natura. In lui amore per l’arte e per la montagna, capacità tecnica come fotografo e come alpinista si fondono e si integrano in un tutto unico, dal quale deriva la perfezione della sua opera garantita anche dall’uso di negativi di grande formato (30×40 cm e successivamente 20×25 e 18×24 cm). Come scrive egli stesso nel 1890 dopo il suo primo viaggio in Caucaso: Facendo fotografie sulle Alpi si è molto cresciuto in me l’amore per le montagne. Tutti i giorni ho sott’occhio i vari aspetti della natura nelle alte regioni e imparo ad apprezzarne meglio le bellezze. I mutevoli effetti di luce, le nebbie, le ombre mi ricordano e mi fanno sentire l’armonia del cielo col paesaggio terrestre. Vedo fissata su carta la visione di un momento, riconosco le scene che sul vero non avevo potuto ammirare nei particolari […] La fotografia aiuta a scegliere, precisare ed anche idealizzare gli elementi che possono comporre una bella scena alpina.

BIOGRAFIA
Vittorio Sella, figlio di Giuseppe Venanzio Sella e Clementina Mosca Riatel, nasce a Biella il 28 agosto 1859. A 20 anni muove i primi passi come fotografo basandosi sui contenuti de Il plico del fotografo (1856), primo trattato italiano di tecnica fotografica, scritto dal padre. Durante quell’estate realizza il suo primo panorama circolare dalla cima del monte Mars, sulle Alpi che sovrastano Biella. Da allora Sella affianca la passione fotografica al suo amore per la montagna, ereditato dallo zio Quintino, statista, alpinista e fondatore del Club Alpino nel 1863. Le Alpi sono il suo terreno di formazione sul quale Vittorio oltre a dare prova di notevoli capacità alpinistiche, raggiunge la perfezione formale nella tecnica fotografica. Dal 1889 si rivolge anche alle regioni montuose dei quattro continenti. Dapprima organizza e compie tre spedizioni nel Caucaso Centrale (1889-1890 e 1896) e la documentazione riportata gli vale la Croce di Cavaliere dell’Ordine di Sant’Anna conferita dallo zar Nicola II e il premio Murchison della Royal Geographical Society. Nel 1897 Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, lo invita a partecipare come fotografo ufficiale alla spedizione in Alaska, culminata con la prima ascensione del Monte Sant’Elia. Nel 1899 documenta il viaggio d’esplorazione in Sikkim intorno al massiccio del Kangchenjunga, al seguito dell’alpinista inglese Douglas W. Freshfield. Compie altri due viaggi al seguito di S.A.R. il Duca degli Abruzzi: il primo in Ruwenzori nel 1906, con la conquista di tutte le sue vette, il secondo in Karakorum, dove viene tentata l’ascensione del K2 e del Chogolisa.Le sue fotografie ebbero ampia diffusione e ottennero molto successo anche dopo la sua morte avvenuta a Biella nel 1943. L’intero corpus è oggi conservato presso la Fondazione Sella di Biella.

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