Massimo Vitali

Sotto questo sole

a cura di Matteo Balduzzi

Sede: Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri 1

Giorni e orari di apertura:
lunedì – giovedì dalle 15:00 alle 19:00
venerdì – domenica dalle 10:00 alle 19:00


Indossando un costume rosso vermiglio in perfetto stile Baywatch e circondato da diverse decine  di amici, il 13 agosto 2024 sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta Massimo Vitali festeggia con la consueta ironia l’anniversario della sua prima fotografia, realizzata nello stesso luogo durante l’estate del 1994. Nel breve saggio che l’anno successivo accompagnò la prima mostra compiutamente dedicata al lavoro, Cesare Colombo intravede già in quelle prime immagini una “nuova possibile poetica di Massimo Vitali, dove il progetto artistico si fonde con l’osservazione storica, sociale, economica” e profetizza che nello sviluppo temporale, nella serie, il progetto avrebbe assunto un valore di testimonianza epocale: “Possiamo rimandarne la lettura-interpretazione ai prossimi anni, affidarla alla storia”, scrive. Ora, se il confronto con la grande Storia può apparire oggi impegnativo e ancora leggermente prematuro, appare tuttavia evidente come l’archivio costruito durante 30 anni di lavoro, grazie all’applicazione costante di un metodo così rigoroso, possa rappresentare fin d’ora un patrimonio prezioso per la specifica storia della fotografia italiana, ma anche per una narrazione di più ampio respiro di un periodo significativo nella storia del paese. È in questa prospettiva che Lucca, la sua città di adozione, e il festival Photolux si uniscono idealmente ai festeggiamenti per il trentesimo anniversario e presentano al pubblico una mostra che, proprio a partire dall’archivio, attraversa in modo inedito l’opera di Massimo Vitali attraverso tre nuclei tra loro distinti e complementari. Il cuore dell’esposizione è una selezione di immagini appartenenti alla celebre serie delle spiagge. Le fotografie scandiscono un arco temporale che dal 1994 arriva fino ai giorni nostri raccontando, insieme alla meraviglia estetica dei luoghi e alle misteriose narrative che si sviluppano nella composizione, come sono cambiati l’Italia e gli italiani. Tatuaggi e telefonini, corpi e gestualità, costumi, asciugamani, accessori, colori: l’essenzialità propria della condizione balneare che già aveva conquistato Pasolini lascia emergere e rende confrontabili nei decenni infiniti particolari rivelatori della nostra società. Per la prima volta viene presentata una campionatura dell’intero archivio analogico di Vitali, costituito da 4970 negativi in grande formato realizzati dal 1994 al 2016 che sono attualmente in corso di digitalizzazione e di pubblicazione online in forma integrale, comprese quindi le lastre male esposte, quelle mai stampate, le differenti versioni dello stesso soggetto. Si tratta di un’operazione inconsueta e coraggiosa, resa possibile dal sostegno di un progetto PNRR, attraverso la quale l’artista condivide con un pubblico sempre più vasto di appassionati e curiosi, ma anche di ricercatori e studiosi, l’inestimabile patrimonio di immagini e di informazioni da lui registrate, svelando al contempo la sua modalità di lavoro. Chiude il percorso una selezione ristretta delle opere più conosciute di Massimo Vitali, esposte nella loro versione più compiuta e preziosa in quanto a materiali, formati, montaggi, con quella inconfondibile dimensione estetica che ha consentito loro di entrare a far parte delle collezioni private e museali di tutto il mondo. Le immagini spaziano attraverso temi e luoghi diversi, suggerendo la complessità dell’intero lavoro di Vitali e confermando ancora una volta la sua grande attenzione verso la condizione umana e lo straordinario equilibrio tra distanza e vicinanza, attenzione e rigore, classificazione ed empatia.

BIOGRAFIA
Massimo Vitali è nato a Como nel 1944. Terminate le scuole superiori si trasferisce a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Nei primi anni Sessanta intraprende la sua carriera come fotogiornalista, collaborando con giornali e agenzie italiane ed europee.  In questo periodo conosce Simon Guttman, il fondatore dell’agenzia Report, un incontro fondamentale per la sua crescita professionale.   All’inizio degli anni Ottanta, colto da dubbi rispetto all’etica del fotogiornalismo, collabora come direttore della fotografia per cinema e televisione. Nel 1995 dà inizio alla sua famosa serie di panorami delle spiagge italiane. Attualmente vive e lavora a Lucca.

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